A nord-ovest del Paese, la Lombardia è una delle venti regioni amministrative italiane, la più ricca e produttiva. Famosa per i suoi personaggi storici come Virgilio, Plinio il Vecchio, Ambrogio, Caravaggio, Claudio Monteverdi, Antonio Stradivari, Cesare Beccaria, Alessandro Volta e i Papi Giovanni XXIII e Paolo VI. La regione è anche una meta molto popolare per i golfisti. Qui i percorsi sono costruiti in un ambiente bellissimo, da dove si possono ammirare ad esempio le montagne o il lago di Garda e il lago di Como. Se state sognando un campo da golf progettato da un famoso designer, la Lombardia offre una bella varietà tra cui scegliere, con ben 41 circoli tra cui si distinguono il Golf Club Bergamo L’Albenza, Circolo Golf Villa d’Este e Golf Club Menaggio & Cadenabbia. Con 3 aeroporti internazionali a Milano ed un aeroporto vicino a Verona, è una destinazione veramente pratica da raggiungere, dove inoltre da maggio a ottobre le condizioni climatiche sono ottime per giocare a golf, poiché in estate non fa troppo caldo. Per non parlare del ricco patrimonio culturale, di città e paesi sorprendenti (ad esempio, Milano e Bergamo) e naturalmente della cucina e del buon vino italiani. Quindi non perdete l’occasione di recarvi in Lombardia per il golf e molto altro ancora.
05.11.–12.11. —
7 pernottamenti, Dbl room, PERNOTTAMENTO E PRIMA COLAZIONE
Gli esperti considerano il campo a 27 buche del Gardagolf uno dei migliori dell'ultimo decennio. Al centro di un parco di oltre 271,8 ettari si trova l'accogliente hotel Maison Gardagolf: qui relax e comfort sono le parole chiave di un fantastico soggiorno per singoli e piccoli gruppi! Le sette camere al primo piano sono arredate con cura in un sapiente mix di stile country e moderno: pavimento in parquet e soffitti con travi a vista per un accento classico; TV a schermo piatto e Wi-Fi come segni della tecnologia moderna. Un bistrot e un ristorante attendono gli ospiti per un delizioso pasto a base di piatti tipici bresciani e lacustri con ottimi vini nazionali e internazionali: i buongustai saranno soddisfatti! Nel periodo estivo, una grande piscina esterna è a disposizione dei golfisti.
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Gli esperti considerano il campo a 27 buche del Gardagolf uno dei migliori dell'ultimo decennio. Al centro di un parco di oltre 271,8 ettari si trova l'accogliente hotel Maison Gardagolf: qui relax e comfort sono le parole chiave di un fantastico soggiorno per singoli e piccoli gruppi! Le sette camere al primo piano sono arredate con cura in un sapiente mix di stile country e moderno: pavimento in parquet e soffitti con travi a vista per un accento classico; TV a schermo piatto e Wi-Fi come segni della tecnologia moderna. Un bistrot e un ristorante attendono gli ospiti per un delizioso pasto a base di piatti tipici bresciani e lacustri con ottimi vini nazionali e internazionali: i buongustai saranno soddisfatti! Nel periodo estivo, una grande piscina esterna è a disposizione dei golfisti.
Gardagolf Country Club
Pagina del club di golf
06.11. — green fee per giocatore: Green Fee 18 Holes (10:00)
La storia del Gardagolf, nelle immediate vicinanze del lago da cui prende il nome, inizia nel 1986 grazie alla lungimiranza dei suoi promotori: la scelta di un terreno adatto – i 110 ettari della storica tenuta della famiglia Omodeo dominati dalla splendida villa che oggi funge da club house – con un microclima mite e temperato che permette di giocare anche nei mesi più freddi. Ideato dallo studio di architettura inglese Cotton, Penninck, Steel & Partners, sono state prima inaugurate 18 buche (campi Rosso e Bianco), per poi essere estese a 27 (campo Giallo) quattro anni dopo. Le qualità tecniche del campo sono state immediatamente riconosciute a livello internazionale: si è disputato qui il Ladies Italian Open nel 1990, vinto dalla belga Florence Descampe, seguito da due memorabili edizioni del Men's Italian Open, nel 1997 e nel 2003, in cui hanno trionfato rispettivamente lo svedese Mathias Gronberg e il tedesco Bernhard Langer. La buca più memorabile? Probabilmente la Buca 2 sul campo Rosso, un par 3 di 145 metri: è una buca esteticamente piacevole, in pendenza e tortuosa, con cespugli fioriti e cipressi svettanti. Con la sua bellezza, questa buca mira a distrarre e spesso ci riesce. Si tratta di un errore enorme, perché anche se non è molto lunga e la discesa la accorcia ulteriormente, il green è volutamente stretto e il lago che la difende è piuttosto grande. Non mancano al green dei pendii insidiosi, tutti verso il lato destro, e l'acqua. Percorso: 18 + 9 buche, Par 72/36, 6055/2798 metri Architetti: Cotton, Pennink, Steel & Partners Topografia: Molto collinare con grandi ostacoli d'acqua.Particolarità: i tiri lunghi non sono consigliati. Un gioco “breve” e ponderato, si consigliano colpi controllati. Il golfista e le sue capacità sono messe alla prova. I green in pendenza, i fairway collinari con discese significative, la brezza del lago e la notevole lunghezza ne fanno uno dei percorsi più difficili d'Italia. Una buona concentrazione, strategia ed esperienza sono essenziali. Giocare qui con un handicap è una sfida. Un suggerimento: sulle buche 1,2, 6,8,13 e 18 cercare di evitare i putt in discesa. Se non avete il controllo di un Jordan Spieth, uscire di gara con due putt è un rischio molto concreto.
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Golf Club Verona
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07.11. — green fee per giocatore: Green Fee 18 Holes (10:00)
Una volta usciti dall'autostrada A4 a Sommacampagna, basta un attimo per raggiungere il golf club : attraversate il paese e dopo pochi minuti girate a destra sulla strada che sale verso il club. È un'oasi senza tempo, una cartolina che invita al relax con la sua club house in pietra e mattoni rossi ricoperti di edera, un pozzo antico che trabocca di gerani e alberi che ombreggiano il patio davanti al putting green. All’interno troverete i pavimenti in cotto antico, i soffitti con travi in legno scuro alternate a mattoni, e gli accoglienti salotti dove si respira un'eleganza country. Si tratta di un locale tradizionale fondato nel 1963, dove chi entra non vuole mai andarsene. Lo pensa anche il fedele staff che lo gestisce, rimasto praticamente invariato nei decenni. Due talenti come Silvia Cavalleri e Matteo Manassero hanno mosso qui i primi passi nel golf e hanno affinato i loro giochi sui fairway ondulati disegnati prima da John Harris, poi rivisitati da Giulio Cavalsani e, più recentemente, da Alvise Rossi Fioravanti con Baldovino Dassù. Si tratta di un percorso collinare che si snoda tra i vigneti che, a ovest di Verona – la città di Romeo e Giulietta – fanno da cornice alle colline di Custoza. Le prime nove buche sono piuttosto strette e corte, mentre le ultime nove sono molto lunghe ma anche molto larghe. I green rialzati obbligano i giocatori a lanciare colpi di avvicinamento ben calcolati. Dettagli tecnici Percorso: 18 buche, Par 72, 6054 metri. Architetto: John Harris Topografia: impegnativa a livello fisico, con grandi differenze di altezza. Caratteristiche distintive: l'attrezzatura per il gioco dovrà essere completa: buoni Drivers, mazze precise e i migliori putter. Commenti dei professionisti Questo è un percorso in cui bisogna assecondare le frequenti ondulazioni del terreno. Alcune buche sono davvero molto divertenti. Permettetemi di citare la Buca 4, dove i giocatori più forti che sono disposti a scommettere possono provare a raggiungere il green direttamente con i loro primi tiri. Altrimenti, si può giocare un tee shot nella parte sinistra del fairway, per avere un angolo migliore per centrare il green con il secondo colpo. Anche un giocatore inesperto può segnare un birdie qui, con un po' di fortuna. Un percorso divertente per tutti. Sicuramente vale la pena giocare.
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Golf Club Bergamo L'Albenza
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09.11. — green fee per giocatore: Green Fee 18 Holes (10:00)
Ben noto come uno dei migliori campi da golf italiani, “L'Albenza” – così generalmente chiamato tra i golfisti – si adagia sulle colline intorno Bergamo, città d'arte tra le più famose. Un grande parco che si estende lungo boschi di pini e latifoglie, dove Costantino Rocca ha mosso i primi passi da golfista, per diventare poi un grande campione. L'alto livello tecnico del percorso non guasta il piacere di una partita tra amici sulle 27 buche create in epoche diverse: Cotton & Sutton nel 1961 ha iniziato a progettare le prime 18 (blu e gialle), finanziate da un gruppo di imprenditori locali, secondo un percorso in stile inglese. Sorgenti e ruscelli offrono ostacoli d'acqua naturali, mentre il terreno ondulato permette di accedere ai fairway. Le buche stanno naturalmente a livello del suolo e l'abbondante vegetazione assicura il fresco anche nei mesi più caldi. Su questo campo si è svolto il 53° open italiano nel 1996, vinto da Jim Payne. Nel frattempo, nel 1988 sono nate le ultime 9 buche, il percorso “Rosso” progettato dall'australiano Tom Linskey, allenatore e mentore di Rocca, e dall'architetto veneziano Marco Croze. Niente di più rilassante, a fine partita, di un drink sulla terrazza della club house o all'interno, davanti alle grandi vetrate da cui godersi una magnifica vista sul campo. Dettagli tecnici Percorso : 3 x 9 buche, Par 36 ogni 6082 metri Architetto : Cotton & Sutton (18 buche), Marco Croze & Tom Linkskey (9 buche) Topografia : tipico stile anglosassone, molti ostacoli d'acqua Particolarità: la grande presenza di alberi rende il gioco su questo percorso molto piacevole, soprattutto in estate. Il percorso a 9 buche non è così facile come quello a 18 buche: i green isolati e i fitti boschi che si allineano nei fairway e un Par 5 di oltre 500 metri richiedono grande abilità. Commenti dei professionisti E' sull'8° buca del campo blu che si nota la differenza tra un giocatore in attacco e uno più conservatore: il secondo tiro verso un green molto stretto è sorvegliato da un ostacolo d'acqua e deve essere giocato in discesa, destrezza e tecnica perfetta sono obbligatori qui! Consiglio al giocatore di livello medio-alto di fare un secondo tiro a destra, per raggiungere comodamente il green con il terzo tiro.
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Golf Club Franciacorta
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10.11. — green fee per giocatore: Green Fee 18 Holes (10:00)
Basta citare la Franciacorta che subito tutti penseranno ai preziosi vigneti di questa zona, che tocca la sponda sud del lago d'Iseo, tra Brescia e Adro, un comprensorio detto oggi dagli intenditori il nuovo “Chiantishire”: castelli e antichi borghi fortificati, ottima cultura enogastronomica, clima mite. E, ovviamente, il golf. I tre percorsi a 9 buche del Franciacorta Golf Club, tutti intitolati ai vini più famosi della zona (Brut e Satèn offrono solitamente la propria cornice ai campionati, mentre il Rosè è più adatto alla pratica e ai principianti) sono stati creati a metà degli anni '80, grazie alla lungimiranza dell'imprenditore Vittorio Moretti e al progetto di due architetti, l'americano Peter Dye e il veneziano Marco Croze, che ne hanno curato la costruzione vera e propria. Si tratta di un campo di grande carattere, non particolarmente lungo, ma con un susseguirsi di ostacoli, per lo più d'acqua. Tra le buche migliori, sul Satèn spiccano la 2° buca, un par 3 con un green a isola e il tee che si estende nel lago e la 5° buca, un par 4 panoramico con una vista mozzafiato sulle colline e sul lago d'Iseo. La club house è un ampio e moderno open space, con alti soffitti e grandi finestre. Non lontano da essa si trovano le due piscine, il campo da calcetto e le zone residenziali, leggermente distanti dal campo da golf, così da non interferire mai con la bella vista bucolica. Dettagli tecnici Percorso : 3×9 buche (Brut/Satèn/Rosé), Par 37/36/34, 2936/2979/2593 metri Architetto : Pete Dye e Marco Croze Topografia : collinare, grandi ostacoli d'acqua Caratteristiche distintive: è considerato uno dei migliori campi da golf in Italia Commenti dei professionisti Questo percorso di campionato è un susseguirsi di buche a dogleg con curve molto accentuate. Giocare una volta sola non è sufficiente per comprendere appieno la strategia da adottare per ottenere il meglio dal proprio gioco. I Par 5 sono belli e divertenti, raggiungibili in 2 colpi per i giocatori più forti, ma ugualmente divertenti per tutti gli altri giocatori. Il miglior tiro della giornata? Fermarsi in un ristorante al termine di una partita: sei nel posto giusto per assaggiare alcune delle migliori bollicine d'Italia.
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Trattoria Da Oscar
Durata: , Orario di partenza: Voucher Prov 24
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Luogo di incontro: Trattoria Da Oscar
L'interprete principale da cui prende il nome questo autentico ristorante di Lonato è Oscar. Chef di grande esperienza, si distingue per la sua passione, che dopo anni di successi lo ha portato a dedicare il suo prezioso tempo esclusivamente agli ingredienti di prima qualità.
Saggezza, passione e semplicità sono le parole d'ordine che da sempre accompagnano il successo di questo glorioso ristorante a Lonato. Guidato dallo chef Oscar, la trama si dipana esclusivamente sulla sfilata delle materie prime, in tutto: sapore, bontà, qualità. Mai una volta l'eccellenza è stata sacrificata alla mediocrità... e non solo in cucina.